Descrizione
Einaudi (Saggi 226.); 1977; Noisbn ; Copertina flessibile ; 21,5 x 16 cm; pp.243; Traduzione di Silvana Lupo Ill. in b/n f.t.; Presenta leggeri segni d’uso (piccole imperfezioni e sbucciature ai bordi), interno senza scritte ; Buono (come da foto). ; Fra tutte le «civiltà sepolte» che il caso e l’archeologia hanno riportato alla luce, quella di Pompei e di Ercolano è, da noi, la meno nota, forse proprio perché l’abbiamo a portata di mano. Le due miracolose città, rimaste intatte per sedici secoli sotto la lava, ci sembrano oggi semplici curiosità turistiche di cui abbiamo sempre conosciuto i segreti. Frutto delle ricerche d’uno scrittore austriaco, questo libro (che in Italia è già giunto alla quinta edizione) ha quindi anzitutto per il lettore italiano il valore di una straordinaria “riscoperta”, di un’avventura tanto piú eccezionale in quanto si svolge, per cosí dire, in casa sua. La prima parte del “racconto” di Egon Corti non soltanto ci dà un profilo storico delle due città, fondate da profughi greci e passate in seguito sotto il dominio dei Sanniti e dei Romani, dalle origini fino ai giorni del massimo splendore, ma è una vera e propria ricostruzione, un animatissimo «plastico» che ci permette di conoscere «dall’interno» le abitudini, i gusti, i problemi, le lotte politiche e sociali, i vizi, gli sport, gli snobismi, insomma tutte le vicende pubbliche e private degli abitanti. Sicché, quando la mattina del 24 agosto dell’anno 79 d. C. scoppia la catastrofe, il lettore è diventato anche lui un cittadino di Ercolano e Pompei, e sotto una crosta di cenere, fango e magma, aspetterà di venire “scoperto” nella seconda parte del volume. È un punto di vista originalissimo: nei libri di archeologia, il pubblico di solito non sa nulla, e fa via via le sue scoperte al seguito dell’autore….; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.