Descrizione
Longanesi (I marmi 155.); 2000; 9788830409439 ; brossura con risvolti; 21 x 14 cm; pp. XXXIX-558; Traduzione di Chiodi Piero condotta sull’undecisima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, macchia al dorso da etichetta rimossa ), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Questa edizione riproduce integralmente il testo dell’edizione italiana del 1970 con l’aggiunta di un aggiornamento bio-bibliografico a cura di Alfredo Marini. E’ dagli anni ’60 che assistiamo a un continuo e spettacolar e ritorno dell’influenza di Heidegger sulla del nostro tempo: egli è presente negli esiti «ontologici » dell’ultimo Merleau-Ponty o nella rivolta contro tecnicismo industriale (Marcuse) come nel rinnovamento della filosofia marxista (Sartre, Kosik, Schaff), nella « fondazione » dello strutturalismo (Foucault, Lacan, Althusser) o nel riacceso confronto con la fenomenologia husserliana tornata in auge negli anni ’50. Ma presiede altresì a molte posizioni post-strutturaliste, post-freudiane, post-fenomenologiche e magari post-heideggeriane emerse nella cultura francese (da Tel Quel a Critique, da Klossowski a Guattari, da Derrida a Deleuze). Tra la filosofia di Heidegger e i suoi seguaci ed epigonì c’è stato un continuo e ininterrotto confronto e un reciproco aggiornamento che si è tradotto in stratificazioni di interpretazioni, letture e influenze che dalla filosofia sono arrivate alla storia e da qui hanno poi viaggiato a ritroso: se di recente abbiamo assistito al riaprirsi della ferita riguardante le relazioni di Heidegger con nazismo — che ha creato contrapposizioni vistose ed eclatanti —, è incontestabile che la sua filosofia si rivela sempre più un’inesauribile fonte rigeneratrice per il pensiero contemporaneo, forte o debole che sia…..; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
