Descrizione
Boringhieri (Saggi); 1986 ; 8833903982; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta ; 22,5 x 15,5 cm; pp. 590; Prima edizione. Sovraccoperta di Federico Luci. Volume illustrato a b./n. Numerose fotografie b/n. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze), interno senza scritte ; Buono (come da foto). ; Immaginiamo di dover rappresentare, una accanto all’altra, due ruote: una in moto attorno al suo asse e l’altra ferma. Se vogliamo mettere un osservatore in condizione di riconoscere quella in moto, dobbiamo far ricorso a una serie di artifici grafici, pittorici, plastici, atti a trasmettere l’informazione desiderata. Questo saggio si propone di delineare la storia di questi artifìci comunicativi, e soprattutto di rintracciare, in ogni nuovo modello di rappresentazione del movimento, le costanti “mitiche” e i presupposti filosofici che nelle diverse epoche e nelle varie culture hanno costituito per dir così il fondo geologico delle immagini. Dai graffiti paleolitici ai capolavori greci, da Piero della Francesca a Raffaello e Bernini, dall’impressionismo di Monet all’action painting di Jackson Pollock: le opere d’arte sono qui intese come rappresentazioni indipendenti dal progresso scientifico e tecnologico e tuttavia a esso legate da infinite corrispondenze culturali e percettive, sicché l’arte finisce con il seguire le scienze e talvolta, sorprendentemente, si trova ad anticiparle.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.