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Fouché. Zweig Stefan. Mondadori, 1930.

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Descrizione

Mondadori (Le scie.); 1930; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al piatto e dorso; 23 x 15 cm; pp. 436; Traduzione di Lavinia Mazzucchetti. Prima edizione. Volume con 15 ill. b./n. ; Presenta severi segni d’uso e del tempo, principalmente ai piatti (senza mancanze nè lacerazioni), interno con firma e data alla prima pagina, volume brunito, fioriture sparse; Accettabile (come da foto). ; Ecco una delle biografle piú appassionanti che siano uscite in questi tempi, dovuta alla penna di uno del più fini letterati dell’Austria d’oggi, scrittore di saggi che hanno avuto, ben giustamente, grandissima diffusione in ogni parte del mondo. Giuseppe Fouché fu uno degli uomini più potenti e più strani di tutta l’epoca sua. Spirito profondamente complesso, fu temuto e odiato dai contemporanei e assai poco compreso dal posteri. Troppo Fouché sapeva nascondere la sua vera politica e i suoi innumerevoli segreti. E come spiegarsi un uomo che nel 1790 era insegnante in un collegio di preti, nel 1792 devastatore di chiese, nel 1793 terrorista e cinque anni dopo onnipossente Ministro di Polizia, felice proprietario di parecchi milioni e infine dopo altri dieci anni duca d’Otranto? Figura veramente diabolica questo Fouché, di cui Balzac disse che ebbe più forza sugli uomini di Napoleone stesso. Dalla magistrale biografla di S. Zweig, egregiamente tradotta da Lavinia Mazzucchetti, è posto finalmente in luce il carattere di quest’uomo che fu detto senza carattere e che, odiato da Robespierre, temuto da Napoleone, doveva vincere entrambi. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.