Francis Bacon. Leiris Michel. Abscondita, 2001.

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Descrizione

Abscondita (Carte d’Artisti No. 11); 2001; 9788884164155; brossura con risvolti ; 22 x 13 cm; pp. 128; Traduzione di Federico Nicolao e Roberto Rossi. Numerose fotografie b/n nel testo e fuori testo. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze), interno molto buono e senza scritte. ; Molto buono (come da foto). ; “Quel che mi affascina in Bacon – come del resto in Giacometti – è che i suoi quadri gridano presenza, in un modo assoluto. Una tela di Bacon è viva quanto la vita stessa, esiste e si rivolge a noi con una potenza e un fascino senza pari. Il problema autentico per un pittore consiste nel rappresentare la natura colma di una vita autonoma, di una concentrazione vitale che si riverberi sullo spettatore e conferisca all’opera una presenza reale più forte di quella che può avere, ad esempio, un albero o una sedia. Certo, per far questo, deforma. Ma un pittore come Bacon non deforma mai per vezzo, per cercare, ad esempio, il mostruoso. Bacon non è un espressionista e le deformazioni che fa subire alla figura umana non nascono neppure da una finalità politica o religiosa. Bacon non polemizza, non vuol provare nulla. […] Breton ha scritto: “La bellezza sarà convulsiva o non sarà”. Così è per Bacon. Bacon ha capito che perché una figura esista in arte, la natura deve esser violentata. La verità profonda non si rivela che al di là del naturalismo. Cosa può esserci, d’altra parte, di più caotico del mondo in cui viviamo, di più disperante della nostra specie minacciata di estinzione? Ma Bacon non cerca di testimoniare tutto questo. Si limita a guardare il mondo così com’è, e non può non dipingere quella che è la nostra verità profonda: l’angoscia. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.