Descrizione
Mondadori (Le Scie); 1975; Noisbn; Rilegato con sovracoperta; 21,5 x 16 cm; pp. 309; Traduzione di M. Attardo Magrini. Prima edizione. 32 fotografie b/n fuori testo.; firma di proprietà al frontespizio, leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno buono, volume lievemente brunito; Buono (come da foto). ; Frank Costello è appena un bambino quando, al principio del secolo, la sua famiglia di poverissimi emigrati dall’Italia meridionale giunge negli Stati Uniti. La miseria, la fame e la violenza gli fanno da scuola nella giungla newyorchese; cresce allo sbando fra la rivalità delle gang di giovani teppisti, i coltelli e le pistole facili, la convinzione che con un lavoro normale sia impossibile « arrivare ». Impara però presto che nella malavita per essere un vero capo non bastano i muscoli una buona mira, che ci vuole cervello, e si rende conto di saperlo usare. Ha fatto amicizia con un altro giovane d’origine italiana che, nel tempo, si rivela un alleato formidabile: Lucky Luciano. A cinquant’anni Frank Costello è al vertice della gerarchia criminale americana. Comincia a imporsi con il Proibizionismo: con vere e proprie flottiglie clandestine contrabbanda fiumi di liquori nella «nazione senza taverne ». Poi accumula una fortuna con il racket del gioco d’azzardo: le sue macchine mangiasoldi alleggeriscono le tasche di mezza America. Infine si trasforma in «uomo d’affari» e non perde una speculazione: possiede immobili anche in Wall Street. Ma il vero talento di Frank Costello è un altro: è un virtuoso della diplomazia e della corruzione. Nel mondo del crimine nessuno come lui sa riunire intorno a un tavolo, e far ragionare, gente che fino a un attimo prima aveva parlato solo con le armi. I suoi dollari sono decisivi nelle elezioni di almeno due sindaci di New York e in quelle di un numero imprecisato di giudici e capi della polizia cittadina e regionale, di notabili degli apparati dei partiti. Fa della beneficenza in grande stile e tesse una ragnatela di preziose e ambigue relazioni con perso nalità della finanza, della politica e del bel mondo in tutti gli Stati Uniti. Mentre salgono e scendono le stelle di grandi nomi della delinquenza americana come Torrio, Al Capone e Lucky Luciano, quella di Costello continua imperterrita a brillare, resistendo agli assalti di intransigenti moralizzatori come il sindaco La Guardia, il governatore Dewey e il senatore Kefauver. Unico fra i big della delinquenza organizzata si spegne nel suo letto, di morte naturale, dopo essersi ritirato dagli « affari » con un ultimo capolavoro di diplomazia: si è messo al sicuro da paure e vendette dei suoi successori. La vita di Costello s’intreccia con la storia della criminalità, del malcostume amministrativo e della corruzione politica nella più grande società capitalistica dagli anni Venti fino alle soglie dei Settanta. Wolf e Di Mona la raccontano nel fermentante contesto dell’epoca e della struttura sociale che ne resero possibili le imprese, presentando il «primo ministro della malavita » insieme con l’uomo privato e l’enorme peso della sua personalità nel determinare il nuovo modo d’essere della grande delinquenza; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.