Freud o Jung. Edward Glover. Sugar, 1967.

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Descrizione

Sugar Editore (Argomenti 25.); 1967; Noisbn ; Copertina flessibile ; 21 x 13,5 cm; pp. 219; Prefazione di Elvio Fachinelli. Traduzione di Mario Spinella. ; Presenta leggeri segni d’uso e del tempo (senza mancanze nè lacerazioni, imperfezioni al dorso), volume saldo, interno senza scritte, brunito; Buono, (come da foto). ; La cultura psicoanalitica, al livello di diffusione presso un piú vasto pubblico, ha conosciuto nel dopoguerra e specialmente in questi ultimi anni una rapida espansione. Oltre alle opere di Freud, di Jung, di Reich, e di altri, tradotte e pubblicate da varie case editrici, la stampa e gli altri mezzi di comunicazione di massa, hanno contribuito largamente al fenomeno. Esiste dunque una cultura psicoanalitica diffusa, a vari livelli e a una piú o meno grande profondità, che si ripercuote non solo nella pubblicistica, nella letteratura e nella saggistica, ma anche nel comune modo di sentire. Ma quali sono le caratteristiche di questa cultura psicoanalitica diffusa? Fatte le debite eccezioni, riscontrabili in un ambito consapevolmente specialistico, sembra prevalere una certa indiscriminazione tra i vari sistemi e una tendenza accentuata verso quella che l’Autore di questo libro denomina “psicologia eclettica”. Il saggio di Glover servirà senz’altro a sbarazzare il campo da molti fraintendimenti: soprattutto col mostrare in modo reciso e inequivocabile la netta incompatibilità esistente tra la psicoanalisi di Freud e il sistema junghiano. In un’analisi serrata e impietosa Glover riesce a dimostrare l’elemento “regressivo” presente nella psicologia junghiana. Jung è, per Glover, uno psicologo del conscio, un prefreudiano, nebuloso nei concetti e cieco di fronte agli aspetti infantili della sessualità. Lo psicologo svizzero si industria di sbarazzarsi di tutte “quelle scomode manifestazioni della funzione inconscia che richiedono una spiegazione in termini di sviluppo individuale”, di modo che, come osserva Elvio Fachinelli nella prefazione al volume, “l’individuo reale si tramuta nel punto d’intersezione di una serie di complicazioni accidentali… attraverso le quali traluce la verità di un destino archetipico”. Nei risultati della sua analisi Glover concorda con quanto hanno espresso, riguardo a Jung, un Adorno, uno Horkheimer o un Marcuse: il sistema junghiano si configura, ai loro occhi, come quella “mitologia oscurantista di cui parla Marcuse in Eros e civiltà. Il saggio di Edward Glover (uno dei sommi psicoanalisti inglesi autore, tra l’altro, di due trattati: Psychoanalysis e The Technique of Psychoanalysis) sembrerà a volte troppo duro nel tono e troppo reciso nelle affermazioni; ma esso possiede una dote eccezionale: la chiarezza del l’esposizione e l’assoluto dominio della materia trattata. Nell’insieme, si tratta di un libro indispensabile per chiunque voglia orientarsi nel panorama attuale della psicoanalisi. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.