Descrizione
Mursia; 1983; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 24 x 16,5 cm; pp. 345; Prima edizione. 12 incisioni nel testo e 32 illustrazioni fuori testo. ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno buono, manca triangolo del prezzo all’aletta; Buono (come da foto). ; Vari per data, occasione e impianto, gli scritti raccolti nel presente volume hanno in comune il riferimento a uomini e cose del Piemonte, dal primo Cinquecento ad oggi. Solo una metà, all’incirca, dei personaggi di spicco qui rievocati sono piemontesi per nascita, altri si trapiantarono in gioventù in terra subalpina e vi trovarono la patria del cuore, altri, infine, vi fecero breve sosta o la percorsero lungo rapidi itinerari, ma ne trassero esperienze e suggestioni, conobbero le sue genti ruvide e schiette e ne resero testimonianze illuminanti. L’Autore è stato il primo a stupirsi nel constatare che piccoli saggi, ispirati da circostanze e curiosità tanto diverse, finissero per approdare a conclusioni tanto uniformi. Al di là dei personaggi di estrazione tanto varia e degli eventi disseminati lungo un arco di cinque secoli, qualcosa accomuna, nel profondo, questi protagonisti: una pazienza mai scaduta in rassegnazione, una testardaggine fedele, una mitezza virile, una serietà che scadrebbe in tetraggine se non la riscattassero guizzi di ironia e pause di allegro abbandono. Ciascuno di loro sembra emergere da un compatto sostrato comune, da una gente disciplinata ma non servile, consapevole della durezza del vivere e capace di tener duro sotto le avversità, gelosa della dignità propria e rispettosa dell’altrui: un piccolo popolo dimesso e irriducibile, per l’appunto quella che fu nei secoli la «gente di Piemonte». ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
