Descrizione
Rizzoli (Libreria Editrice Vaticana) ; 2007; 9788817016599 ; Rilegato con titoli al piatto e dorso, sovracoperta ; 22,5 x 14 cm; pp. 446; A cura di Ingrid Stampa, Elio Guerriero. Traduzione di Chicca Galli e Roberta Zuppet. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso, lievi fioriture al taglio superiore e inferiore, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Ho voluto fare il tentativo di presentare il Gesù dei Vangeli come il Gesù reale, come il “Gesù storico” in senso vero e proprio. Io sono convinto che questa figura è molto più logica e dal punto di vista storico anche più comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare negli ultimi decenni. Io ritengo che proprio questo Gesù – quello dei Vangeli – sia una figura storicamente sensata e convincente. Solo se era successo qualcosa di straordinario, se la figura e le parole di Gesù avevano superato tutte le speranze e le aspettative dell’epoca, si spiega la sua crocifissione e si spiega la sua efficacia. Già circa vent’anni dopo la morte di Gesù troviamo pienamente dispiegata nel grande inno a Cristo della Lettera ai Filippesi (2,6-11) una cristologia, in cui si dice che Gesù era uguale a Dio ma spogliò se stesso, si fece uomo, si umiliò fino alla morte sulla croce e che a Lui spetta l’omaggio del creato, l’adorazione che nel profeta Isaia (45,23) Dio aveva proclamata come dovuta a Lui solo. La ricerca critica si pone a buon diritto la domanda: che cosa è successo in questi vent’anni dalla crocifissione di Gesù? Come si è giunti a questa cristologia? Come mai dei raggruppamenti sconosciuti poterono essere così creativi, convincere e in tal modo imporsi? Non è più logico che la grandezza si collochi all’inizio e che la figura di Gesù abbia fatto saltare tutte le categorie disponibili e abbia potuto così essere compresa solo a partire dal mistero di Dio. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.