Descrizione
Ianieri (Biblioteca dannunziana 17); 2017; 9788894890044; Copertina flessibile con risvolti ; 24x 17 cm; pp. 526; Prima edizione. 153 fotografie b/n nel testo e fuori testo.; leggeri segni d’uso alla copertina, manca triangolo del prezzo all’aletta, interno ottimo; Buono (come da foto). ; La biografia che Franco Di Tizio ha tracciato di Giacomo Acerbo percorre una vita segnata da un solco profondo che divise in due fasi nettamente contrastanti: un primo, fausto momento di ascesa al potere ed un secondo sovrastato dal rischio tremendo di una morte cruenta, e ciò all’indomani del fatidico 25 luglio 1943, quando egli espresse un voto sfavorevole a Mussolini. Vero è che a questa successe un’ultima fase di recuperata tranquillità, ma certo il ricordo rimase a incidere nell’animo di Giacomo Acerbo. Pervenuto da giovane all’adesione al fascismo dalla militanza tra gli ex-combattenti della prima guerra mondiale, Acerbo conservò, anche quando ascese al governo, la sua propensione ad agevolare la vita dei reduci, degli indigenti, degli umili, e questi, in un certo senso, lo contraccambiarono salvandolo dalla fucilazione dei nazifascisti quando egli si rifugiò latitante nelle campagne d’Abruzzo. Il dato saliente di questa vita agitata, un dato comune ad ogni suo tratto, è lo studio, rivolto specialmente al mondo agricolo, che Acerbo tradusse in molte pubblicazioni: caso più unico che raro tra i gerarchi fascisti. Franco Di Tizio con la sua consueta metodica di ricerca ha ricostruito attentamente, tassello dopo tassello, tutta la vita di Giacomo Acerbo, basandosi soprattutto sui documenti -lettere, articoli di stampa, decreti, volumi di storia e via dicendo – e illustrando il racconto con un ampio corredo fotografico. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.