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Gli Unni. Un impero di nomadi antagonista dell’ antica Cina. Gumilev Lev N.. Einaudi, 1972.

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Descrizione

Einaudi (Saggi 490.); 1972; Noisbn ; brossura con sovracoperta ; 21,5 x 16 cm; pp. X-259; Traduzione di Carlo Cosetti. Seconda edizione.; Presenta leggeri segni d’uso, principalmente alla sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni, macchiette al bordo), interno ottimo, senza scritte; Buono, (come da foto). ; Gli Hsiung-nu hanno lasciato un’orma profonda nella storia del mondo. Muovendo dall’Asia orientale verso occidente si fermarono nelle vicinanze degli Urali, presso gli Ugri. Si fusero con questi, e formarono un nuovo popolo, poi conosciuto in Europa col nome di Unni. Ancor oggi la parola «unno» è sinonimo di selvaggio sanguinario, e non senza ragione, perché nel corso di un millennio questo popolo diede prova di essere anche un temibile distruttore. Questo volume si propone di capire in quale maniera un piccolo popolo nomade abbia creato un tipo di organizzazione e una cultura che gli ha permesso di conservare la sua indipendenza e la sua individualità per una lunga serie di secoli, finché non subí una disfatta definitiva e fu completamente sterminato. In che cosa risiedeva la forza degli Unni e perché a un certo momento si esaurí? Come erano gli Unni visti dai loro vicini (soprattutto dai cinesi) e che cosa hanno lasciato ai posteri?. L’autore di quest’opera risponde agli interrogativi con una documentazione abbondante e ricca di particolari ignoti al lettore europeo. Gumilev precisa con nitidezza il posto che gli Unni hanno occupato nella storia mondiale come portatori di una cultura propria, e illumina i loro rapporti con gli imperatori della dinastia Han, con le altre stirpi nomadi delle steppe, e con l’Occidente. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.