I giorni del mondo. Guido Artom. Longanesi, 1981.

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Descrizione

Longanesi (La Gaja Scienza 31.); 1981; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta ; 21 x 14,5 cm; pp. 200; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito, legatura allentata; Accettabile (come da foto). ; Autunno 1806. Da pochi mesi Napoleone ha conosciuto il trionfo di Austerlitz, da alcuni anni il Piemonte è stato annesso alla Francia. Nella città di Asti, due ragazzini si avviano a scuola. Sono ebrei. I primi due ragazzi ebrei della piccola comunità ammessi nel Lycée imperiale che ha sostituito il ginnasio dei Savoia. L’arrivo di Napoleone ha significato l’apertura dei portoni che ogni sera rinchiudevano il Ghetto. Così comincia il grande sogno di Raffaele e Zaccaria: essere uomini liberi, civilmente impegnati, in un paese di uomini liberi. Un sogno che dura solo quanto gli anni di scuola. La caduta di Napoleone, il suo esilio all’Elba, il ritorno dei Savoia significano di nuovo la chiusura dei portoni: sui due giovani ricade quasi la morte civile. Solo da lontano, dal chiuso del Ghetto, Raffaele può palpitare per i moti studenteschi, per le attività dei Carbonari, per i fermenti del Risorgimento. Tremare per la definitiva caduta di Napoleone a Waterloo. La libertà, attesa e preparata per oltre trent’anni attraverso i libri e lo studio, arriverà solo per la generazione successiva. Da Raffaele nasce Isacco, che può frequentare fuori del Piemonte le scuole medie e finalmente – dopo lo Statuto – laurearsi a Torino. Tra i suoi compagni di studio c’è un giovane brillante, dalle origini oscure ma dal futuro luminoso: Costantino Nigra. Uomo libero in una nazione indipendente di cittadini liberi, Isacco diviene segretario di Camillo Cavour, entrerà – primo ebreo nella storia d’Italia – al Senato del recente regno. La generazione di Raffaele e Zaccaria vede realizzato il proprio sogno di libertà civile almeno per i discendenti. Romanzo di un’emancipazione – quella della comunità ebraica, che procede parallela alla conquista dell’indipendenza da parte della nazione italiana – I giorni del mondo è stato costruito da Guido Artom sulla suggestione di vecchi documenti e memorie di famiglia, liberamente e appassionatamente integrati con fantasia di scrittore, che sa fondere intimamente i personaggi dal grande nome con quelli familiari, le vicende della storia con gli episodi romanzeschi, lo spirito della tradizione ebraica con i fermenti del Risorgimento. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.