Descrizione
Teoria ( Biblioteca di letteratura fantastica, 31.); 1994; Noisbn ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 00,5 x 00,5 cm; pp. 698; A cura di Vittoria Sanna. Prima edizione nella collana. ; Presenta segni d’uso ai bordi della sovracoperta ( imperfezioni, sbucciature), volume saldo, interno pulito e senza scritte; Accettabile, (come da foto). ; Nata nel 1764, l’anno in cui Horace Walpole, con Il castello di Otranto, invento la formula del romanzo « nero » o « terrifico » di ambientazione mediterranea, Ann Radcliffe affinò la ricetta e la portò al massimo grado di popolarità, ispirandosi al dramma elisabettiano per il ritratto del fosco anti-eroe machiavellico e saccheggiando i libri dei viaggiatori e i quadri di Salvator Rosa e Claude Lorrain per le descrizioni del paesaggio italiano. Ha scritto Mario Praz: « L’Italia, sontuosa corte, alquanto sinistra, ma splendida di bellezza e di passione, circonfusa dei colori della scuola veneta, quale era per gli elisabettiani, si è ridotta a un quadretto di genete: un pittoresco paesaggio con alberi colpiti da folgore in primo piano, villaggi inerpicati su rocciosi promontori e un torvo castello gotico per sfondo, e, come macchiette, un manipolo di banditti, cioè briganti, armati di lunghi stiletti ». Dei cinque romanzi pubblicati dalla Radcliffe tra il 1789 e il 1797, I misteri di Udolpho è senza dubbio il piú rappresentativo. Inoltrandosi nei tortuosi meandri della trama al seguito della bella ma ingenua eroina e del suo sinistro persecutore Montoni, il lettore capirà perché la « grande incantatrice » piacque tanto ai contemporanei, da Jane Austen al marchese di Sade, da De Quincey a F.D. Guerrazzi. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.