Descrizione
Donzelli (I centauri); 1995; 9788879891868; Copertina flessibile ; 21 x 12 cm; pp. 107; A cura di M. Pinson. Traduzione di C. Miglio. Prima edizione. ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; In una recente dichiarazione rilasciata a un corrispondente del New York Times il sindaco serbo di una cittadina della Bosnia avrebbe detto: Noi siamo stati sempre qui; i musulmani ci sono solo dal quindicesimo secolo. In realtà, qualunque sia l’opinione circa i torti e le ragioni delle parti che attualmente stanno vivendo uno dei più drammatici e sanguinosi conflitti di fine secolo, dovrebbe essere noto a tutti che la stragrande maggioranza dei musulmani in Bosnia-Erzegovina sono degli slavi del Sud, che vivono in quella regione almeno da quando ci vivono le altre popolazioni slave dei Balcani. Dovrebbe essere noto; ma non lo è. La distorsione della storia contenuta in simile affermazione è stata fatta propria da una parte assai vasta dell’opinione pubblica occidentale. Viene il sospetto che se i bosniaci fossero stati per avventura di religione cristiana o ebraicae non musulmana il mondo occidentale non avrebbe reagito alla loro tragedia come se si trattasse di stranieri. In ogni caso, il nostro patrimonio di informazioni e di conoscenze storiche relativo a questo particolare, complicatissimo pezzo di mondo è veramente scarso, tanto da accrescere nell’osservatore occidentale il senso di disorientamento e di impotenza. Questo libro cerca di ripristinare le ragioni della storia: dà conto del passaggio di una parte della comunità slava di Bosnia alla religione musulmana, e ripercorre le vicende delle conquista e dell’insediamento ottomano nonché quelle del periodo di dominazione dell’Impero austroungarico, giungendo fino alla costituzione dello Stato jugoslavo, dopo la prima guerra mondiale, e alla disgregazione della federazione, che ha aperto i sanguinosi scenari degli ultimi anni ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.