Descrizione
Einaudi; 1970; Noisbn; Rilegato con sovracoperta ; 22,5×14,5 cm; pp. 500; ; segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Questo volume, che è giunto alla dodi cesima edizione e ha vinto il «Premio Bagutta» 1959, raccoglie tutti i racconti brevi e lunghi di Italo Calvino: un «Novellino» dell’Italia contemporanea animato da un piglio baldanzoso e pungente. Uno scenario di scogli e di boschi, popolato di pescatori subacquei e cacciatori infallibili o schiappini, regno di ragazzi, pesci, granchi, rettili e uccelli, è il dato di partenza della fantasia di Calvino. Un pomeriggio, Adamo s’intitola uno dei suoi racconti piú tipici: ma sull’Eden di Calvino si riflette sempre la spinosa e aspra realtà della convivenza umana. Lo scenario dei limpidi giochi infantili è lo stesso di quello delle storie di guerra: una guerra nei boschi, questa di Calvino, in cui avventure allucinanti, da Ultimo viene il corvo a Il bosco degli animali, prendono un colore di fiaba, come fossero raccontate dopo cent’anni. La ricerca d’un’armonia con la natura non viene meno nei racconti cittadini, siano essi storie picaresche del dopoguerra, o le comico-patetiche disavventure di Marcovaldo (un «buon selvaggio» trapiantato nel cuore d’una metropoli industriale) o le ironiche e melanconiche avventure galanti ognuna delle quali potrebb’essere vista come un successivo gradino d’approssimazione verso una comunione amorosa sempre delusa. La penna di Calvino tende a trasformare tutto ciò che tocca in gioco, danza grottesca, definizione caricaturale di stati d’animo, ma sotto c’è sempre un fondo sensibile e amaro: la difficoltà a comunicare tra esseri umani, ad andare d’accordo con la natura, con la società, con se stessi. Chiudono il libro i racconti lunghi La formica argentina, La speculazione edilizia, La nuvola di smog, tre punti d’arrivo della narrativa di Calvino, tre fra i piú bei racconti scritti negli ultimi anni. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.