Descrizione
Jaca Book (Grandi stagioni); 1992; 8816601221; Rilegato con sovracoperta e cofanetto muto; 31 x 23,5 cm; pp. 269; Traduzione di L. Costantini. Prima edizione. Volume illustrato a col. e b./n. ; minimi segni d’uso, ex-libris al frontespizio e timbro all’ultima pagina bianca; Molto buono (come da foto). ; La storia del popolo serbo è uno dei capitoli più significativi dell’evangelizzazione degli slavi. Questo evento ebbe luogo 1000 anni fa e lasciò un’impronta di “societas” cristiana sull’Europa dal mare Adriatico fino agli Urali. La conversione al cristianesimo non significò la perdita di identità etnica o culturale per i serbi. Al contrario, si può dire che essa permise un rafforzamento di tale identità, anche se segnò il passaggio da una tradizione pagana ad una nuova fede, al punto che essa accrebbe una coscienza che favori la nascita di una coscienza storica collettiva. Il periodo medievale è perciò quello in cui l’identità serba sviluppò i suoi fondamenti politici, sociali, filosofici e artistici. La conquista turca alla fine del XIV secolo interruppe bruscamente questo processo. Ma i fondamenti della civiltà serba non furono dimenticati e questa memoria avrebbe continuamente apportato vitalità alla lotta per una cultura serba indipendente, e ancor più alla lotta per una vita politica indipendente, per questo popolo che era stato così duramente provato dagli eventi degli ultimi secoli. Questo volume sottolinea la formazione della civiltà serba dai tempi del suo incontro con il cristianesimo e ne segue gli sviluppi fino alla conquista turca. Particolare importanza è data, come sempre nei volumi della serie “Grandi Stagioni”, alle fotografie dei risultati artistici più importanti dell’epoca: i grandi monasteri, i dipinti, le miniature che si collegano allo sviluppo del linguaggio, della letteratura e delle arti minori; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.