Descrizione
Feltrinelli (Campi del sapere.); 2006; 9788807104039 ; Copertina flessibile ; 22 x 14 cm; pp. 386; Traduzione di Francesco Sircana. Prima edizione nella collana. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono (come da foto). ; Il cacciatore nero è l’opera maggiore di uno dei maggiori studiosi viventi del mondo antico. In queste pagine Vidal-Naquet non offre solo studi straordinariamente ricchi, innovativi, leggibili di un insieme di questioni specifiche di storia dell’età greca: lo statuto dei giovani, delle donne, degli schiavi nel mondo omerico e ateniese, i guerrieri, gli artigiani, la città, la terra. Vidal-Naquet mostra piuttosto, attraverso questi singoli “affondi”, l’unità di una cultura attraverso le sue diverse fasi e le sue molteplici manifestazioni: mitologiche, letterarie, politiche, sociali, filosofiche. La posta in gioco risulta, così, molto più alta rispetto a quella, pur rilevante, di una tradizionale storia del mondo antico o di un’antropologia generale dell’uomo greco. Le risorse della storiografia, della filologia e dell’antropologia vengono infatti fatte convergere, nel Cacciatore nero, in direzione di una più ampia e radicale indagine intellettuale intorno ai meccanismi attraverso i quali una cultura produce senso, ai modi e alle fonti e ai limiti della “sensatezza” delle cose e del mondo in cui vive e abita una determinata umanità. Pierre Vidal-Naquet (1930) è stato direttore di ricerca all’École des Hautes Etudes en Sciences Sociales dal 1969 al 1990, anno in cui è succeduto a Jean-Pierre Vernant nella direzione del Centre Louis Gernet di studi comparati sulle società antiche. Ha pubblicato con Jean-Pierre Vernant i due volumi Mito e tragedia nell’antica Grecia (1976 e 1991). Altri suoi libri in italiano sono: Gli assassini della memoria (1993), La democrazia greca nell’immaginario dei moderni (1996), Il mondo di Omero (2001) e Lo specchio infranto (2002).; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.