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Il deserto dei tartari. Buzzati Dino. Mondadori, 1976.

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Descrizione

Mondadori (Scrittori italiani e stranieri.); 1976; Noisbn ; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta ; 21 x 14 cm; pp. 239; Quinta edizione. ; Presenta segni d’uso ai bordi della sovracoperta (piccole mancanze e lacerazioni), volume saldo e pulito, interno senza scritte; Accettabile, (come da foto). ; Davanti a uno sterminato deserto coi Tartari bellicosi, si erge nuda e massiccia una fortezza: null’altro se non cielo e sabbia. In questa desolata solitudine vivono gli ufficiali e i soldati della guarnigione; essi attendono: attendono il nemico, attendo no la battaglia, attendono la gloria. Per questa attesa restano prigionieri: prigionieri della propria illusione; pervasi dall’incubo del nulla, agognano le ferite, gli strazi, la morte. In questo romanzo di Buzzati troviamo quella fusione della realtà con l’allegoria, dell’incubo con la vita, che l’autore ha in comune con Kafka e con Poe: Giovanni Drogo, il giovane ufficiale che vede declinare la propria giovinezza nell’attesa della battaglia, che lascia il fortino proprio quando alcuni indizi fanno sperare in una prossima grande colluttazione – no, sarà un nuovo miraggio per il successore di Drogo – è simbolo della vita dell’uomo: giovane, si illude e crede nelle più strane avventure; vecchio, si rassegna e rinuncia, stanco, alle sue aspirazioni. A questa fusione del reale e dell’allegorico in un assillo di trepida attesa che si spegne nel nulla, contribuisce il paesaggio: al limite del sogno, senza confini di tempo e di luogo, lucido e irreale. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.