Descrizione
Rizzoli (BUR CLASSICI GRECI E LATINI L718.); 2002; 9788817167185 ; Copertina flessibile ; 17,5 x 11 cm; pp. 300; Introduzione di Gianni Baget Bozzo. Traduzione e note di Salvatore Rizzo. Testo greco a fronte. ; Presenta leggeri segni d’uso al dorso (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Quando, verso l’anno 240, il grande teologo alessandrino Origene s’accinse a confutare le critiche contro i Cristiani contenute nel libro di Celso, Il discorso della verità. Contro i Cristiani, non immaginava certo che con la sua replica destinata a vincere i secoli, proprio lui avrebbe trasmesso ai posteri la memoria di un’opera altrimenti condannata, come altre del genere, alla censura e all’oblio. Dal suo scritto Contro Celso la perizia dei filologi ha potuto estrarre i frammenti del testo perduto, ricomponendo nei suoi lineamenti generali uno dei pochi documenti superstiti della trattatistica anticristiana del II secolo. Poco noto nei suoi tratti biografici, Celso appare autore colto, versato nella filosofia platonica e sensibile ai problemi religiosi e politici del suo tempo. Le sue argomentazioni, pur venate di polemica ironia, si distinguono nettamente dalle calunnie deliranti dell’opinione popolare anticristiana. Egli si mostra ben informato sui temi di cui tratta; conosce le fonti principali della dottrina ebraica e cristiana, non ignora gli scritti degli apologisti e le tesi degli eretici. Ma il suo interesse è essenzialmente politico, non speculativo. Ciò che gli preme è controbattere la carica eversiva della nuova religione, il suo irrazionalismo, la sua morale trasgressiva e sediziosa che insidia le leggi e la stabilità dello Stato. Nell’opera si individuano facilmente le posizioni dell’ambiente intellettuale pagano, legato al culto dell’ordine e della ragione; e molti spunti vi si colgono che saranno più volte ripresi nel dibattito moderno. Ma ciò che soprattutto può colpire il lettore di oggi è la testimonianza in esso raccolta di un cristianesimo primitivo e rivoluzionario, anteriore alla sua legittimazione filosofica e alla sua integrazione in quelle strutture d’ordine e di potere ch’esso sembrava destinato a distruggere.. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.