Descrizione
Frassinelli; 1996; 9788876843914 ; Copertina flessibile; 21 x 13 cm; pp. 98; Traduzione di M. Pizzorno . Seconda edizione. ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno buono; Buono (come da foto). ; La voce di Clarissa Pinkola Estés, poetessa, psicoanalista e acclamata autrice di Donne che corrono coi lupi torna a rapire il lettore per raccontargli la favola più bella della sua infanzia, in un libro ricco di suggestione e di attualissima saggezza. Protagonista è l’anziano zio ungherese della scrittrice, un contadino profondamente legato alla propria terra e attento ai suoi insegnamenti, sopravvissuto a un campo profughi nell’Europa della Seconda Guerra Mondiale e giunto infine in America con gli occhi e la mente colmi di orribili visioni. Ma con la piccola nipotina l’uomo riesce a trasformarsi in uno straordinario narratore di meravigliose storie capaci di trasmettere serenità e coraggio. Si intrecciano così, con grazia e spontaneità, i ricordi della bambina di un tempo, affascinata persa in quei magici racconti, e la rielaborazione adulta della studiosa testimone della sofferenza e della disperazione di molti suoi pazienti di temi fondamentali dell’esistenza quali la perdita, la sopravvivenza al dolore, la rinascita, legati insieme da una tenace fiducia nella potenza insopprimibile della vita. Strutturate come piccole matrioske l’una dentro l’altra, le storie fluiscono in queste pagine regalandoci frammenti di un’unica verità: la vita si ripete, si rinnova e, per quanto calpestata, sradicata o torturata, essa possiede l’inestinguibile facoltà di rigenerarsi se solo si coltivano la speranza e l’attesa. I ritmi della natura, le tradizioni culturali, i sentimenti più autentici si fondono in questo piccolo gioiello letterario in cui l’essenza terapeutica delle fiabe aiuta a riscoprire, anche nei momenti delicati e complessi del cambiamento e della transizione, la forza per trovare la propria strada alla felicità. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.