Descrizione
Einaudi (I Millenni.); 1970; Nsbn ; Rilegato con sovracoperta, cofanetto; 22,5 x 15 cm; pp. XXVI-440.; Introduzione e traduzione di Carlo Izzo. Volume riccamente illustrato in b./n. Testo inglese a fronte. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi e al dorso della sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni), interno ottimo e senza scritte, lievi bruniture ; Buono, (come da foto). ; A Rock Nonsense e More Nonsense di Edward Lear, pubblicati a Londra, rispettivamente nel 1846 e nel 1871, sono una copiosa raccolta di brevissime composizioni in versi intese a illustrare un egual numero di disegni caricaturali, opera anch’essi del Lear. Versi e disegni nacquero gli uni per gli altri — almeno nell’intenzione dell’autore per dilettare ragazzi e bambini — e formano un tutto indivisibile;John Boynton Priestley ha scritto mirabili parole sul «nonsense» dí Edward Lear. Queste: «È l’incongruità trionfante. È l’assurdo trasportato in un’atmosfera poetica È una felice vacanza dal mondo dei sensi, un rapido scorcio d’un altro mondo anche più pazzo del nostro… Il miglior ” nonsense ‘ di Edward Lear appare altrettanto ispirato che la migliore poesia di Samuel Taylor Coleridge Edward Lear cí dà la fantasia suprema dell’assurdo. Egli è il laureato d’una qualche luna azzurra… Con Edward Lear si raggiunge l’Ultima Tule ». L’incongruo, reso immagine da una fantasia della quale non è possibile figurarsi la piú gratuita e incantata, rimane il centro d’attrazione — nucleo veramente creato, e non analizzabile — della letteratura del «nonsense», e in particolare del «nonsense» di Edward Lear, ma quel nucleo, come in un’opera d’arte autentica non può mancare di accadere, informa di sé ogni minima parte dell’espressione. Dall’introduzione di Carlo Izzo ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
