Il muro. Sartre Jean-Paul. Einaudi, 1961.

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Descrizione

Einaudi (I coralli 4); 1961; Noisbn ; Brossura cartonata con dorso in tela; 19 x 13 cm; pp. 257; Traduzione di E. G.. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), interno senza scritte, lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Nato a Parigi il 21 giugno 1905, Jean-Paul Sartre studiò filosofia e, laureatosi professore, insegnò per qualche anno nei licei di Laon e Neuilly. Al principio della guerra venne fatto prigioniero dai tedeschi e poi rimpatriato nel 1941; dopo la liberazione ha abbandonato l’insegnamento per dedicarsi al suo lavoro di scrittore e di direttore della rivista « Les Temps Modernes ». La filosofia, la narrativa, il teatro, la critica letteraria, la saggistica politica sono le principali direzioni in cui s’è mossa finora l’opera sartriana. In filosofia, egli è caposcuola della corrente esistenzialista francese. Tra le opere teoriche di Sartre ricordiamo: L’Imaginaire (1940: tradotto nella « Biblioteca di cultura filosofica » Einaudi, col titolo Immagine e coscienza), L’être et le néant (1943), L’existentialisme est un humanisme (1946). Il primo romanzo di Sartre, La Nausée (1938, tradotto nei « Coralli » da Bruno Fonzi) ci presenta un personaggio solo col proprio disgusto: dal niente che lo circonda nascono a tratti interessi e ricordi, una donna amata, la possibilità d’una pietà, d’un’alleanza umana: ma la « nausea » è la sola conquista che sia consentita a questa coscienza. Nel 1943 Sartre rappresenta Les Mouches, allusiva tragedia della libertà, che rinnova il mito di Oreste: nel 1944 Huis-Clos, il famoso atto unico che si svolge nell’inferno. Nel 1945 cominciò a comparire il romanzo ciclico Les Chemins de la Liberté di cui sono via via usciti i volumi L’Age de Raison, Le Sursis, La Mort dans l’Ame e La Dernière Chance. Ai romanzi vanno aggiunti i lavori teatrali Morts sans sépulture (1946), La Putain Respectueuse (1946), Les Mains Sales (1948), Le diable et le bon Dieu (1951), Nekrassov (1955) e il film Les jeux sont faits. Ma l’opera letteraria di Sartre piú forte e rappresentativa è probabilmente Le mur, il famoso libro uscito in Francia nel 1939. Motivo comune dei racconti raccolti in questo volume è l’antitesi fra coraggio e viltà: un diverso atteggiamento di fronte alla vita nei diversi personaggi, che un febbrile monologo interiore svela in un attimo oscuro e bizzarro del loro destino. Il muro dinanzi al quale i condannati troveranno la morte, le pareti delle stanze che chiudono tragici misteri sessuali e delittuosi, le storture e le ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere e la preparano a una sorte colpevole, sono i molteplici aspetti di questa realtà allucinata.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.