Descrizione
Editore Riuniti (Biblioteca di storia 49.); 1975; Noisbn; Copertina flessibile con risvolti; 21,5 x 14,5 cm; pp. 230; Prefazione di M. Ja Gefter. Traduzione di Gianna Carullo. Prima edizione.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), scoloriture, interno senza scritte, volume brunito; Accettabile (come da foto). ; Quest’opera di Valentina Aleksandrovna Tvardòvskaja offre al lettore italiano, cui non saranno sfuggiti gli studi del Venturi e del Cerroni sul pensiero politico russo dell’Ottocento, una rassegna estremamente viva e appassionata, ma nello stesso tempo scientificamente rigorosa, della evoluzione delle teorie rivoluzionarie nella Russia degli anni settanta-ottanta del secolo scorso, e in particolare di quel movimento politico e ideale che si espresse in Russia nelle associazioni della Zemlja i volja (Terra e libertà) e poi nella Narodnaja volja (Libertà del popolo): i cosiddetti narodniki o populisti le cui tesi sulla « spontaneità » delle forze popolari furono oggetto dell’acuta critica di Lenin e dei bolscevichi. Nel libro della Tvardòvskaja c’è un’ampia rassegna delle tesi della Narodnaja volja sulle strutture di classe della società russa, sul problema della comunità rurale (mir), sul carattere della proprietà dei mezzi di produzione, sulla funzione dello Stato e le libertà politiche, sul significato della « iniziativa » rivoluzionaria. Il libro della Tvardòvskaja è un contributo prezioso allo studio della realtà sociale, economica e politica russa dello scorcio del XIX secolo e un esame obiettivo del significato che il movimento di quegli anni ebbe per l’ulteriore evoluzione del pensiero e della prassi rivoluzionaria. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.