Descrizione
Feltrinelli (Biblioteca di filosofia. I fatti e le idee, saggi e biografie 488); 1981; Noisbn ; Copertina flessibile ; 22 x 14 cm; pp. 202; Seconda edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Questo libro si muove attraverso alcune delle piú significative manifestazioni del pensiero filosofico e letterario del Novecento: quelle che emergono dalle opere di Weininger, di Wittgenstein, di Rilke, di Heidegger e di Freud e Benjamin. Ma non si limita a ripetere, con le loro parole, la fine dei fondamenti della ragione classica; cerca piuttosto di individuare, all’interno di questi testi, la genesi di un sapere critico, che si pone come un superamento dell’aura del silenzio del primo Wittgenstein e della “rappresentazione luttuosa” della crisi di Hofmannsthal e del pensiero negativo. II sapere della precarietà e della caducità, il sapere critico, si scontra con la ragione post-cartesiana nel suo punto di massima resistenza e di massima tensione: nell’idea del progresso e di un sapere lineare e cumulativo. Infatti, a partire dallo Zarathustra di Nietzsche, ma soprattutto con Proust, con Freud e con Benjamin, si produce una diversa concezione del tempo: il tempo ripetizione dell’inconscio, della memoria involontaria, dell’immagine dialettica di Benjamin. Questa concezione del tempo propone un atteggiamento nuovo nei confronti del presente e del passato e rende pensabile anche una diversa costruzione del futuro. È un orizzonte di senso in cui ciò che appariva come un paesaggio desertico e terribile trova una sua diversa ragione: nuove parole in cui esso si esprime e si rappresenta. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.