Descrizione
Einaudi (Struzzi 145*, 145**); 1977; Noisbn ; Due volumi in brossura; 19,5 x 11,5 cm; pp. 1080; A cura di Marco Ariani ; leggeri segni d’uso alle copertine, interno ottimo; Buono (come da foto). ; Tomo primo: La sezione riservata al teatro cinquecentesco (nell’ambito della serie “Il teatro italiano”, coordinata da Guido Davico Bonino) si arricchisce e si completa con due tomi, che ospitano le più significative tragedie del secolo. Li ha curati Marco Ariani che nella scelta dei testi, nell’ampia introduzione, nella folta appendice documentaria, ricostruisce la complessa serie di relazioni socio-culturali attraverso cui il genere tragico si afferma e si codifica. La tragedia cinquecentesca è infatti il centro di molteplici attese della classe dominante e dei poeti, architetti e scenografi che ne esprimono le istanze. Il primo comprende quattro tragedie: la “Sofonisba”, di Gian Giorgio Trissino, l’”Orbecche” di Giovan Battista Giraldi Cinzio, l’”Orazia” di Pietro Aretino, e l’”Adriana” di Luigi Groto. Tomo secondo: Due tragedie, il “Torrismondo” di Torquato Tasso e la “Merope” di Pomponio Torelli, aprono questo secondo tomo: ma un adeguato spazio è riservato alla favola pastorale, che nella seconda metà del secolo costituisce il genere teatrale più raffinato e prezioso, una specie di “zona franca” dalle troppe inquiete cure del reale, in cui si respira un’aura di evasione e consolazione, o si vive in un clima di perenne idillio, fuori del tempo e della storia. Della pastorale tardo-cinquecentesca l’antologia offre i due modelli più compiuti: l’”Aminta” del Tasso e “Il pastor fido” del Guarini. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.