Descrizione
Sugar (Argomenti 23.); 1966; Noisbn ; brossura ; 21,5 x 13,5 cm; pp. 125; A cura di G. Debenedetti ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte (piccola firma al bordo superiore della seconda pagina, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Dopo il Proust di Beckett la collana ” Argomenti”, con il presente volume, offre al pubblico italiano un altro saggio critico eccezionale: il Rimbaud di Henry Miller. Sono ragioni profonde a spingere lo scrittore contemporaneo a parlare del grande poeta francese: un’intima adesione che incanala subito il saggio lungo binari inconsueti alla critica. Non si pensi tuttavia a una divagazione in margine o a brillanti ma pretestuose e generiche considerazioni sulla vita e l’opera di Rimbaud. Il saggio di Miller aiuta veramente a leggere e capire il poeta; e del resto Miller è piú provveduto di letture e di senso critico di quanto generalmente si pensi: basterà leggere Books in my Life per rendersene conto. Il Tempo degli Assassini è diviso in due parti: nella prima delle quali Miller insegue le rassomiglianze, le affinità e le analogie tra la vita di Rimbaud e la sua. E non, o almeno non soltanto, per un ingenuo, irrefrenabile egocentrismo, ma come tramite per giungere attraverso il soggettivismo critico piú conclamato, a penetrare nella vita e nell’opera di Rimbaud. Nella seconda parte Miller si sofferma soprattutto sul mistero rappresentato dalla rinuncia di Rimbaud alla poesia e sulla successiva sua vita di avventuriero e commerciante fino al triste epilogo di Marsiglia. E qui l’indagine biografica si intreccia strettamente con l’analisi piú propriamente critica, dove i temi maggiori e gli attimi folgoranti della poesia rimbaldiana vengono enucleati e resi a evidenza critica con un acume ed una penetrazione sorprendenti. Libro eccezionale dunque; ed eccezionale anche per il metodo critico e il linguaggio impiegato dallo scrittore. Come viene detto nella Nota Introduttiva al volume, « Miller è colui che piú pericolosamente, ma spesso con risultati indiscutibili, porta il discorso critico quasi a rasentare una specie di monologo interiore, la registrazione in apparenza estemporanea del flusso di idee. Dei maggiori suoi romanzi è stato detto che sono autobiografie in forma di romanzo. Di questo e di altri suoi scritti critici, si potrebbe dire che sono saggi in forma di capitoli autobiografici ». ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.