Inghilterra e regno di Sardegna dal 1815 al 1847. Nello Rosselli. Einaudi, 1954.

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Descrizione

Einaudi (Biblioteca di cultura storica 50.); 1954; Noisbn ; Copertina flessibile ; 21,5 x 16 cm; pp.XXVIII-940 ; A cura di Paolo Treves. Introduzione di Walter Maturi; Presenta leggeri segni del tempo (piccole sbucciature ai bordi, imperfezione al dorso), interno senza scritte, fogli ancora chiusi, presenta ancora la Scheda bibliografica Einaudi n. 13 Febbraio 1954 ; Molto buono (come da foto). ; Con quest’opera, che era già pronta per la stampa quando l’autore venne assassinato, il 10 giugno 1937, a Bagnoles de l’Orne, insieme al fratello Carlo, per mandato del governo fascista, da sicari dell’organizzazione francese dei cagoulards, e che vede finalmente la luce, a cura di Paolo Treves, dopo complesse e travagliate vicende editoriali, viene a completarsi la pubblicazione degli scritti di uno degli storici più rappresentativi del nostro tempo. Le doti che Gaetano Salvemini, il quale gli era stato maestro, segnalò come proprie di Nello Rosselli, « diligenza meticolosa nelle ricerche, coscienza di quanto il processo storico sia complesso e sfuggevole, serenità e umanità dei giudizi, ordine e lucidità nella forma », vi si ritrovano intere, portate anzi alla loro piú matura espressione. Frutto di lunghe e accuratissime ricerche in archivi italiani e stranieri, essa conserva nondimeno dal principio alla fine una vivacità e un calore inconsueti in lavori del genere, che ne risolvono in lucida concretezza rievocativa i presupposti eruditi e archivistici e le minute analisi. Come osserva Walter Maturi nella sua introduzione, l’intuizione fondamentale sulla quale poggia la ricostruzione dei rapporti tra Piemonte e Inghilterra nel periodo tra il congresso di Vienna e la vigilia del Quarantotto, è che «la politica estera sabauda, espressione di uno stato rappresentante una posizione-chiave nel vecchio sistema degli stati europei, più che non come uno svolgimento progressivo d’un programma prestabilito va considerata comer la componente di forze divergenti che la premono dal di fuori… Il progressivo ingrandimento dello stato sabaudo fu, in una parola, una creazione dell’Europa ». Tuttavia, esso non fu mai una semplice pedina nel gioco delle grandi potenze o uno strumento docile e passivo di esse, bensí « una forza vigile e attiva, abilissima a cogliere e usare le circostanze ». Cade cosí « la visione teleologica della storia sabauda; cade la visione d’un Risorgimento che, avulso dal processo storico generale europeo, s’imponga all’Europa ». Ma non perciò si annienta « l’iniziativa diplomatica piemontese che tesse attivamente la sua storia nell’àmbito della storia degli altri, indirizzandola a propri fini.. Ricordiamo al lettore che di Nello Rosselli (nato a Firenze il 29 novembre 1900 e affermatosi primamente nel campo storiografico con le due importanti monografie su Mazzini e Bakounine e su Carlo Pisacane) la nostra Casa editrice ha pubblicato nel 1946, in questa stessa collezione, una ricca silloge di Saggi sul Risorgimento e altri scritti, con prefazione di G. Salvemini. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.