Descrizione
Edizioni Paoline (Letture cristiane del primo millennio 12); 1992; 9788831506571; Rilegato con titoli in oro al piatto e dorso, sovracoperta; 20,5 x 13 cm; pp. 375; Introduzione, traduzione e commento di Antonio Bonato. ; Presenta minimi segni; Molto buono, (come da foto). ; Gli Inni del grande vescovo milanese sarebbero sorti in circostanze eccezionali: Ambrogio li avrebbe composti o comunque divulgati a livello popolare durante la settimana santa del 386, mentre la lotta contro gli ariani registrava le ultime ore decisive. Giuseppe Lazzati, grande ammiratore del maestro dell’innografia latina, ritiene che gli Inni siano nati dalla meditazione personale e dal contatto diretto con la gente: «perché vescovo, e come tale pieno di un’amorosa sollecitudine per il gregge a lui affidato, Ambrogio divenne anche poeta delle più alte verità e dei più intimi sentimenti». Questi Inni, che ancora oggi cantiamo nella liturgia, hanno la forza suggestiva del linguaggio figurato ed esprimono i grandi motivi della vita cristiana: la preghiera intesa come lode a Dio, l’amore a Cristo, la testimonianza della verginità e del martirio. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.