Descrizione
Franco Cosimo Panini ; 1992; 8876862072 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta e cofanetto; 32,5 x 25 cm; pp. 526, 534; A cura di Gianfranco Gritella. Volumi con più di 2000 disegni b./n. alcune tavv. ripegate . ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, custodia con imperfezioni; Buono, (come da foto). ; Premessa: È ormai trascorso quasi un trentennio da quando nel 1966 Vittorio Viale, nell’in troduzione al catalogo della Mostra juvarriana di Messina, auspicava che altri studi potessero continuare, con l’aggiunta di nuovi contributi, l’impegno assunto nel 1936 con la pubblicazione del primo volume di una purtroppo incompiuta quadrilogia, con la quale l’allora costituito Comitato juvarriano celebrava il secondo centenario della morte di Filippo Juvarra. Viale ricordava, con quell’ardore che è proprio solo di coloro che hanno la volontà e le energie, culturali e morali, di perseguire per una vita intera i propri ideali, che celebrare Juvarra significa celebrare la gloria delle due città”, Messina e Torino. Negli anni intercorsi dal 1936 un numero assai elevato di pubblicazioni ba contribuito ad ampliare le conoscenze sulla figura e sull’attività juvarriana, e l’esigenza avvertita da Viale di dare forma compiuta ad un compendio non riduttivo sull’attività dell’architetto messinese risulta rinnovata, e di ancora maggiore attualità, proprio perché si avverte l’esigenza di un repertorio, aggiornato e il più possibile esaustivo, delle realizzazioni e dei progetti architettonici di una delle figure simbolo dell’architettura europea del Settecento. È ben vero che nei confronti di personalità cosi complesse e poliedriche come quella juvarriana ogni tentativo di esplorarne i caratteri e sintetizzarne la parabola espressiva conduce inevitabilmente verso limitazioni e forzature, e ciò è tanto più evidente quando il repertorio tematico è vastissimo ed inserito in un periodo storico in cui le oscillazioni stilistiche sono molteplici e frequenti, come avviene appunto nel tardo barocco europeo. Si pubblicano qui i primi due volumi di una ricerca che non vuole competere con l’impegno editoriale avviato in anni recenti con le prime edizioni del Corpus juvarrianum, ma desidera invece fornire un contributo che oltre a costituire momento di verifica sulla effettiva consistenza e importanza della produzione architettonica juvarriana, abbia anche, e qui non lo si nasconde, un ruolo concreto in un momento in cui la conoscenza e la catalogazione finalmente rappresentano l’atto primo della tutela di ogni espressione artistica. Nel momento in cui si è deciso di dare forma compiuta a questo lavoro per finalizzarlo ad un programma editoriale in più volumi, una presentazione il più possibile chiara ed esaustiva del catalogo delle opere di architettura di Juvarra ci lasciava perlomeno timorosi per le difficoltà intrinseche che ciò rappresentava, nonostante la notevole messe di contributi bibliografici e archivistici preesistenti. Il numero dei soggetti e delle fonti d’archivio da esplorare era infatti molto elevato, poiché tra opere documentate, attribuzioni dubbie o errate, progetti non materializzati, schizzi e abbozzi non identificabili, l’inventario raggiunge in questo volume le 151 opere, di cui alcune di notevolissimo impegno architettonico, ma quasi del tutto prive di testimonianze documentarie. Proprio per il tentativo di organizzare in forma sistematica questo vastissimo materiale, tra cui oltre 2.000 disegni, si è scelto in prima istanza di avviare un’indagine solo sulle opere di architettura civile profane e religiose rinviando ad un successivo momento lo studio dei progetti e delle realizzazioni di architettura effimera, apparati cerimoniali, elementi decorativi, componenti di arredo, soggetti particolari non attinenti con la produzione architettonica…. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.