Descrizione
Mazzotta (Testimonianze 16.); 1978; 8820202441 ; Copertina flessibile con risvolti ; 21 x 15 cm; pp. 238; Traduzione di Guido Accolti Gil. Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni), interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Per la maggior parte dell’opinione pubblica, l’arte della seconda metà dell’Ottocento è essenzialmente quella impressionista, alla quale soltanto viene riconosciuto un ruolo “rivoluzionario”. In tal modo solo i contestatori della pittura accademica e i precursori del movimento moderno godono attualmente di notorietà. In realtà, questa è una semplificazione eccessiva e arbitraria. Vi è un’altra arte, almeno altrettanto significativa: l’arte del movimento simbolista. Gli artisti simbolisti (in particolare Gustave Moreau, Odilon Redon e Puvis de Chavannes) hanno cercato di applicare alla pittura e alla scultura le teorie di poeti e scrittori come Rimbaud, Mallarmé, Huysmans. Nato in Francia, il movimento simbolista influenzò ben presto la pittura, superando nel tempo e geograficamente gli stessi confini dell’impressionismo. Troviamo importanti pittori simbolisti in luoghi remoti come Oslo (Munch), Vienna (Klimt) e Barcellona (il giovane Picasso). Inoltre, è attraverso il simbolismo che si spiegano i nessi tra la pittura inglese di fine secolo e quella affermatasi negli altri paesi europei. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.