La banda Amadeus. Anthony Burgess. Bollati Boringhieri, 1995.

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Descrizione

Bollati Boringhieri (Varianti.); 1995; 9788833909226 ; Copertina flessibile con risvolti ; 22 x 14 cm; pp. 184; Traduzione di Aurelio Gariazzo con la collaborazione di Laura Mancinelli per le parti in versi. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; Il bicentenario della morte di Mozart è evento che non può passare inosservato neppure nella beata comunità dei santi che si raccoglie in paradiso. La corte dei divini musici è così tutta in fermento per l’organizzazione di un degno omaggio al supremo genio musicale. Con la regia, niente meno, del “diabolico” Burgess, ammesso in cielo in grazia della sua sconfinata curiosità intellettuale. Mossa dalle sue mani giocose, forse impazzite, una giostra da capogiro dissolve e accavalla i tempi storici, increspa l’immobile quiete del paradiso con l’eco terrena dei cannoni di Saddam Hussein, proietta sulla scena, immersi in conversazioni tra ilare e cogitabondo, i grandi creatori del passato: Beethoven e Prokofev, Wagner e Mendelssohn, Rossini e Berlioz, Schönberg e Gershwin. E tra un dialogo e l’altro, come in uno spettacolo di fuochi d’artificio, la celebrazione esplode moltiplicandosi in una serie di vertiginose invenzioni, trionfo dell’intelligenza divertita e dissacrante di Burgess: il libretto di una opera buffa che condensa la biografia del «figlio di Dio»; la sceneggiatura di un film popolato da uno stuolo di suoi contemporanei più o meno maltrattati dalla storia; un saggio di dialettica schizofrenica nella conversazione di Anthony e Burgess; uno spericolato tentativo di tradurre in parole la Sinfonia n. 40 di Mozart. Altrettanti frammenti di un funambolico pastiche da cui irrompe il ritratto scanzonato, fuori da retoriche celebrative, di un Mozart ribaldo e ciarliero, sempre pronto a far risuonare su tutto e tutti la sua risataccia di fanciullo divino. Maschera ludica dietro la quale l’illusionista Burgess svela una trama di ponderose questioni: la semantica musicale, il nesso musica-letteratura, la rete di relazioni tra arte, pubblico e sistema, il senso ideologico, politico e sociale della musica, il suo rapporto con le culture nazionali. Anthony Burgess (1917-1993), pubbli- cista e critico di vaglia, è noto soprat- tutto per i suoi numerosissimi romanzi, tra i quali Letti in Oriente, Un’arancia a orologeria (da cui è stato tratto il film di Kubrick Arancia meccanica), Visione degli spalti, Gli strumenti delle tenebre, L’antica lama, tutti tradotti in italiano. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.