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La contessa Dracula. La vita e i delitti di Erzsébet Bathory. Thorne Tony. Mondadori, 1998.

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Descrizione

Mondadori (Le Scie.); 1998; 9788804436454 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 22,5 x 14,5 cm; pp. 281; Traduzione di Maria Cristina Leardini. Prima edizione nella collana. Volume con tavv b./n. fuori testo. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte ; Molto buono, (come da foto). ; Leggenda e storia vera della sanguinaria contessa che fu all’origine del mito di Dracula… Ungheria, primo decennio del Seicento. Tra le alture dei Carpazi sorge il castello della contessa Erzsébet Báthory, discendente di una delle più potenti famiglie dell’Ungheria: è nipote di Stefano I, re di Polonia, zia del dissoluto principe Gábor di Transilvania e vedova del bey nero Ferenc Nádasdy, eroe nazionale delle campagne contro gli ottomani. Ha fama di donna orgogliosa della sua potenza e autonomia, capace di tener testa ai nemici come un uomo, ma dicerie più sinistre la circondano: si sussurra che sia viziosa e depravata, che frequenti maghe e fattucchiere, che infligga alle giovani donne al suo servizio torture confinanti con il cannibalismo. Intorno a lei si scontrano opposte fazioni politico-religiose: quella dei luterani nazionalisti che auspicano l’indipendenza dell’Ungheria dall’impero (di cui fanno parte i Báthory) e quella dei cattolici che appoggiano la corona degli Asburgo, capeggiata da GyÖrgy Thurzó, il conte palatino. Sarà proprio lui più grande accusatore di Erzsébet: arrestata nel corso di un blitz notturno e sottoposta ad una istruttoria che si concluderà con una condanna alla reclusione a vita nel suo castello, viene accusata dei delitti più orrendi. Per salvaguardare il candore della pelle, denunciano i testimoni (sottoposti però, nel corso dell’interrogatorio, alla tortura), la contessa ha ucciso oltre 600 fanciulle e si è bagnata nel loro sangue, godendo inoltre di sottoporle ai tormenti più atroci. Leggenda o verità? Erzsébet fu davvero un vampiro femmina, una sadica medichessa che sperimentava su cavie umane, o fu una complessa antieroina, vittima delle macchinazioni di uomini intriganti, oltraggiati dalla sua indipendenza, dalla sua ricchezza, dalla sua splendida fierezza? Imparziale, Tony Thorne approfondisce entrambi questi aspetti e, grazie alle ricerche condotte negli archivi dell’Europa orientale, riferisce sia i fatti documentati sia i dettagli delle gesta spaventose attribuite alla contessa Dracula, ricreando vividamente il quadro di un’epoca complessa e feroce, di un paese lontano, fascinoso e crudele. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.