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La fabbrica della follia relazione sul manicomio di Torino. AA.VV.. Einaudi, 1971.

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Descrizione

Einaudi (Serie politica 26.); 1971; Noisbn ; Copertina flessibile; 18 x 11 cm; pp. 162; A cura di dell’Associazione per la lotta contro le malattie mentali. Sezione Autonoma di Torino. Prima edizione. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Nota introduttiva: Questo libro è una documentazione dal vivo della realtà manicomiale a Torino. Tra le altre fabbriche della cosiddetta Detroit italiana, ce n’è una – il manicomio – in cui gli « scarti » del proletariato urbano e contadino vengono convertiti, attraverso un opportuno trattamento, in pazzi ufficialmente riconosciuti, etichettati, offerti con garanzia al consumo dei sani. Questi ne trarranno la conferma della propria diversità e superiorità, alimentando dei piú vili e feroci pregiudizi una forma di razzismo che arriva a separare e a opporre gli appartenenti alla stessa classe di sfruttati. Nell’interesse di chi? Questo è un libro di denuncia e di testimonianza. Il suo scopo immediato è di portare aiuto a migliaia di i persone chiuse in una istituzione il cui carattere repressivo ammantato di « scientificità » le priva di ogni difesa politica e giuridica; ma tale scopo si inscrive nella prospettiva di fondo della abolizione del manicomio come carcere e delle ragioni ideologiche e politiche generali che, nell’ambito del sistema sociale dato, ne fanno una istituzione « necessaria ». Alla disperata aspettativa degli interessati non basta contrapporre la promessa di una palingenesi rivoluzionaria, ma si deve rispondere con azioni immediate che richiedono un duro, frustrante, contraddittorio lavoro di tutti i giorni, compiuto con la consapevolezza della permanente insufficienza e provvisorietà di ogni risultato parziale. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.