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La filosofia del boudoir ovvero i precettori immorali. François de Sade. Es, 1992.

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Descrizione

ES (Biblioteca dell’eros 20); 1992; 8885357229 ; Copertina flessibile con risvolti ; 22 x 13 cm; pp. 197; Traduzione e postfazione di Daniele Gorret, ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), piccole imperfezioni, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Roland Barthes ha fatto notare che si viaggia molto in certe opere di Sade: assolutamente statica è invece la scena in La filosofia nel boudoir, dove il viaggio è respinto nell’antefatto. Il luogo impenetrabile della solitudine libertina, che è in tutte le opere di Sade, l’ambiente segreto del delitto e della trasgressione, non è qui la Fortezza, la Cella, il Sotterraneo, il Convento, l’Isola Inaccessibile, ma, con maggior concessione ad una scenografia settecentesca, il « delizioso boudoir» di Madame de Saint-Ange trasformato in aula per le lezioni del precettore Dolmancé, maestro di lussuria e di crimine. Ai tre protagonisti dei sette dialoghi si aggiungono, in momenti diversi del testo, manichini su cui « applicare » le lezioni teoriche, il cavaliere de Mirvel, fratello incestuoso della Saint-Ange, i due domestici Augustin e Lapierre e, nell’ultimo dialogo, Madame de Mistival, madre di Eugénie, Vittima designata, incarnazione della Virtù da punire, Corpo d’Odio su cui operare l’estrema dimostrazione pratica. Due sono le costanti negli scritti di Sade che fanno l’autentica, provocatoria e mostruosa « coerenza » della sua opera: il principio di rovesciamento e il carattere « letterale » del suo procedere. Come nelle storie parallele di Juliette e Justine, anche nella Filosofia ci viene incontro il mondo alla rovescia di Sade: capovolti i valori educativi (la fanciulla Eugénie viene avviata al vizio, alla prostituzione e al crimine e rinuncia solennemente alla virtù e alla pietà), capovolto il Bene in Male, il Dolore in Piacere, capovolta la direzione degli impulsi naturali che ci muovono non alla Vita ma alla Morte, capovolta la morale finale con la Virtù punita e la Malvagità trionfante. Ma il rovesciamento è talmente radicale da trascinare con sé anche i principi formali di Ragionevolezza e Buon Gusto, di Limite e Misura, nel mondo a testa in giù della sua opera, Sade « prende alla lettera» quello che dice: ecco allora il linguaggio smisurato, la lingua che non conosce gradazioni e sfumature, la ripetizione ossessiva, la scrittura insensibile di Sade. Mai come nei suoi testi la Parola è stata veramente e in ogni istante la Cosa. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.