Descrizione
Fenice 2000 ; 1993; 9788880170792 ; Copertina flessibile con risvolti ; 28,5 x 22 cm; pp. 192; Traduzione di Cristiano Dan. Prima edizione. Volume riccamente illustrato a col. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, con piccole imperfezioni), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; “Quel giorno, seduti sulla vetta di un monte che domina tutta la città, aspettavamo, fatalisti e ansiosi, l’inevitabile momento… L’analisi approfondita di oltre una ventina di profezie e un paziente lavoro di computer ci avevano fornito data e ora con precisione implacabile”, così scrive nel prologo del volume Fernando Jiménez del Oso. Profezie che iniziano con le misure e le pietre della piramide di Cheope per arrivare alla moltitudine di quelle recenti, passando attraverso la voce di san Giovanni, di Malachia, degli altri veggenti delle Sacre Scritture e le Centurie di Nostradamus. Profezie di cui l’autore offre un’esposizione documentata, condotta con passione e competenza, in lucido equilibrio tra allarme e ironía e con il corredo di un fantastico repertorio di immagini pittoriche, testimonianza delle inquietudini, dei sogni, delle allucinazioni di ogni tempo. Profezie che si sono avverate nei secoli e che pertanto “avvalorano” l’assillante interrogativo sulla fine del mondo. Del resto, la crisi delle idee, la situazione internazionale, i milioni di persone che muoiono di fame non possono che essere indizi assai poco rassicuranti sul futuro del nostro pianeta. Ma è proprio certa la fine del mondo? Le previsioni astrologiche sembrano contraddire questa ipotesi. La Terra sta passando dalla casa dei Pesci a quella dell’Acquario, indice di serenità, di pace, di benessere. E forse il lettore, terminato di leggere il volume, preferirà pensare che i profeti mentono, che il mondo c’è e ci sarà sempre e che questo libro altro non è se non un brillante, ironico scherzo. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
