La fine della democrazia. Jean Guéhenno. Garzanti, 1994.

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Descrizione

Garzanti (I coriandoli); 1994; 9788811652083; Copertina flessibile con risvolti; 19 x 12 cm; pp. 143; Postfazione di Franco Marcoaldi. Traduzione di Valerio Baroschi. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni, piccole imperfezioni, sbucciature), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Il fatale 1989 non ha segnato solo il crollo dell’impero sovietico, ma ha chiuso anche l’epoca degli stati-nazione iniziata con la Rivoluzione francese. La mobilità degli esseri umani, dei capitali e delle informazioni sta incrinando irrimediabilmente la logica territoriale su cui sono fondate le nostre società. Altre trasformazioni caratterizzano questa fine millennio: la crisi della politica, le indecisioni europee e le ambizioni asiatiche, la rinascita dei nazionalismi e dei fondamentalismi. Solo attraverso una visione globale delle diverse forme del cambiamento è possibile capire come sarà il mondo del prossimo futuro. Quello che stiamo vivendo, sostiene Guéhenno, è il tramonto delle grandi costruzioni istituzionali. Siamo avviati verso una diffusione e polverizzazione dei poteri che mette in crisi la nostra idea di democrazia e che fa presagire l’avvento di un mondo “imperiale”. Ma in questo scenario, dove il “gestore” sostituisce il “sovrano”, dove le “regole” soppiantano i “principi”, come potranno governarsi le comunità umane? Come potranno trovare e costruire la loro identità? E quali saranno le regole del gioco e gli spazi di libertà, in un mondo sospeso tra cesarismo, tecnocrazia e populismo, dove l’individuo è insieme il soggetto più debole, ma anche quello più innovativo e conflittuale? ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

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Peso 1 kg