La lingua perduta delle gru. David Leavitt. Mondadori, 1987.

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Descrizione

Mondadori (Omnibus); 1987; 9788804298649 ; Rilegato con titoli in oro al dorso, sovracoperta ; 22 x 15 cm; pp. 300; Traduzione di D. Vezzoli. Prima edizione. ; leggeri segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ; « Philip allungò una mano e gli accarezzò la guancia, un gesto che persino adesso gli sembrava grandioso e terrificante, benché Eliot se ne accorgesse a malapena. Per lui, simili manifestazioni d’affetto non erano niente; la sua vita ne era stata piena, buffetti e carezze e baci casuali, mentre per Philip appoggiare una mano su una guancia era un gesto di tale portata che doveva essere contato, tesaurizzato, conservato. Irradiava potere; esigeva coraggio. Philip capiva che al mondo c’era gente come Eliot alla quale amore e sesso venivano facili, senza una sollecitazione attiva, come un forte vento a cui bastava porgessero il viso perché soffiasse su di loro. Capiva anche di non essere una di queste persone.» In La lingua perduta delle gru, il suo primo romanzo, David Leavitt coglie meravigliosamente la passione e la paura di un nuovo amore. Storia di una famiglia in crisi, di segreti dei genitori e segreti dei figli, La lingua perduta delle gru è un romanzo in cui ogni personaggio – ??dre, madre, figlio – compie un percorso di scoperta e accettazione. Con Ballo di famiglia Leavitt è diventato, fra gli scrittori giovani, il più acclamato dalla critica e il più amato dal pubblico. Per tenerezza e ironia, visione romantica e precoce esperienza del dolore, questo romanzo fa definitivamente di Leavitt l’interprete più intenso e raffinato del nuovo sentimento contemporaneo.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg