La mia vita e il mio pensiero. Albert Schweitzer. Edizioni di Comunità, 1965.

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Descrizione

Edizioni di Comunita’ (Saggi di cultura contemporanea 62); 1965; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 21,5 x 15,5 cm; pp. 218; Traduzione di A. Guadagnin. Prima edizione. ; leggeri segni d’uso e del tempo alla sovracopertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Episodi e riflessioni, vita vissuta e pensiero si intrecciano in questo libro di memorie facendone una singolare autobiografia, da cui scaturisce un nitido profilo, esteriore e interiore, dell’uomo Albert Schweitzer. La rievocazione prende le mosse dagli anni dell’infanzia e della giovinezza trascorsi nella natia Alsazia, nell’ambiente familiare di pastori protestanti e appassionati organisti. Quegli anni eb- bero il loro coronamento nel ministero pastorale e nell’insegnamento universitario a Strasburgo, oltre che nell’attività di organista. Fu un periodo sereno ed eccezionalmente fecondo: gli studi sull’attesa del regno messianico nei vangeli e sull’ultima cena, sulla filosofia della religione in Kant, la storia delle ricerche sulla vita di Gesù, che gli procurò una larga notorietà, il libro su Bach e quello sugli organi, i concerti, la battaglia per la salvezza dei vecchi organi dal suono impareggiabile (che farà poi dire agli amici: in Africa salva vecchi negri, in Europa vecchi organi ). Ma tutto questo non era che un preludio. Si era andata lentamente maturando infatti una vocazione che avrebbe dato l’impronta a tutto il resto della sua vita. La sua origine risaliva al periodo studentesco. Inspiegabilmente mi veniva fatto di pensare che, mentre tante persone intorno a me lottavano visibilmente con il dolore e con la preoccupazione, io potevo condurre una vita felice… Un radioso mattino d’estate, a Günsbach durante le vacanze di Pentecoste – era nel 1896 mi aggredì, appena svegliato, il pensiero che non potevo accogliere tale fortuna come un fatto naturale, ma dovevo dare qualcosa in cambio. Dopo una riflessione tranquilla, mentre fuori gli uccelli cantavano, finii per concludere, ancor prima di alzarmi, che avevo il diritto fino al trentesimo anno d’età di vivere di scienza e d’arte, per consacrarmi dopo d’allora al servizio diretto degli uomini. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.