Descrizione
Saggiatore (Nuovi saggi storia); 2006; 9788842813279; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 22,5 x 15 cm; pp. 288; Traduzione di Giuseppe Cospito. 17 ill. b./n. ; Presenta danno alla sovracoperta, volume saldo, interno senza scritte, timbro ex-libris; Accettabile, (come da foto). ; Accade che il corso di eventi maggiori sia attraversato da episodi all’apparenza piccoli, quasi privati, che si sottraggono alla logica della Storia e, pur non potendo modificarne le sorti, possiedono una forza sovversiva straordinaria. Questo libro ne racconta uno, un lampo di umanità tra gli orrori che hanno fatto del primo conflitto mondiale la Grande guerra. Sei mesi sono passati dall’inizio delle ostilità e lungo la linea che dalla Manica corre giù fino alle Alpi svizzere si fronteggiano le truppe tedesche e quelle alleate. Una guerra di posizione, estenuante, combattuta corpo a corpo da ragazzi di vent’anni che, per conquistare pochi metri di terreno, trascorrono settimane nel fango delle trincee sotto i colpi del fuoco nemico, della fame, del freddo e del terrore. Ma d’improvviso, alla vigilia di Natale, c’è qualcosa di nuovo sul fronte occidentale: in un luogo imprecisato delle Fiandre, dalle trincee tedesche si levano canti natalizi e cartelli con la scritta We not shoot, you not shoot. Superata la diffidenza, gli inglesi abbassano le armi e rispondono con i loro canti di Natale. A poco a poco i soldati dei due schieramenti escono allo scoperto e concordano una tregua di tre giorni, ribellandosi agli ordini delle autorità militari. Ciò che accade in quelle ore nella “terra di nessuno” ha il fascino e il mistero delle vicende umane: i soldati fraternizzano, mostrano le foto dei propri cari, seppelliscono i cadaveri rimasti a marcire sul campo, organizzano partite di calcio con mezzi di fortuna. La piccola pace si diffonde come corrente elettrica lungo l’intera linea del fronte, e fa notizia. Ma non avrà lunga vita: i soldati imbracceranno di nuovo i fucili, i giornalisti per lo più saranno costretti al silenzio e la guerra per altri quattro anni mieterà le sue vittime. Materiali d’archivio, diari, fotografie, lettere hanno consentito a Michael Jürgs di raccontare quegli incredibili giorni come in un lungo piano sequenza, regalando al lettore una piccola grande storia. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.