Descrizione
Feltrinelli (Opuscoli 36); 1981; Noisbn ; brossura ; 17 x 12 cm; pp. 75; Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, volume brunito; Buono, (come da foto). ; Il saggio è una ricostruzione delle teorie della patologia sociale (normalità, anomía, marginalità, devianza) elaborate dalla metà del XIX secolo in poi. Nel testo sono presi in esame l’organicismo, il positivismo, la sociologia durkheimiana, e i tentativi di costruire un discorso complessivo sulla differenza sociale compiuti dalla sociologia americana contemporanea. L’evoluzione del discorso sociologico mostra l’affermarsi di teorie liberai, non interessate a un’integrazione dall’alto della società, che giungono fino a riconoscere la necessità della conflittualità e a negare la razionalità di sistemi di valori condivisi. L’autore interpreta questa dissoluzione dei sistemi normativi tradizionali (solidarietà, sistema di valori, coscienza collettiva) come un adeguamento alle nuove strategie capillari di disinnesco del conflitto politico. Il saggio vuol dunque essere una critica di quelle posizioni che vorrebbero fondare una scienza progressista della devianza integrando il marxismo con le teorie sociologiche dei conflitti e della devianza. Si tratta in ogni caso di strategie teoriche che hanno di mira la svalutazione di quelle forme di azione non ranonalizzabili in una società integrata. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.