Descrizione
Gangemi (Letteratura e linguistica.); 1991; 9788874484331; Copertina flessibile ; 21 x 15 cm; pp. 155; Con una nota di Giuseppe Selvaggi. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi, dedica alla prima pagina bianca, interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; Nonostante sia avvenuta l’Unità d’Italia, ci sono popoli ancora banditi dal consorzio civile. È il popolo dei Tamarri, perseguitato perchè non ha un dio. Il romanzo prende a pretesto il viaggio di un tamarro alla ricerca di questo dio, per esplorare poesia e luoghi, canti popolari e leggende, storia e passato per riproporlo ai contemporanei, che pare se ne siano dimenticati. Il ricordo della Magna Graecia non esiste se non nella rievocazione del genio di Pitagora, sulla cui indicazione il tamarro va a cercare, tra le nebbie del regno di Sabaudia, la Madre Italia, vera e unica progenitrice di civiltà, rapita dal Nuovo Stato Unitario nella persona del Primo Ministro, anch’ella non più intenzionata a tornare in Calabria per risollevarla dalla miseria. Il tamarro porterà a termine la sua missione? In ogni caso, la vicenda rimarca il fatto, per chi non se ne fosse accorto, che la linea divisoria tra nord e sud esiste ancora, anzi, anche se non sembra, è più netta. Giuseppe Fiorenza, laureato in Giurisprudenza e Lettere con una tesi sul cinema di Nanni Moretti. Svolge attività di ricerca culturale e letteraria. Ha fondato il Centro Barlaam, Archivio della Letteratura Calabrese. Ha pubblicato i racconti: Fuori dalla Gente, Torino, 1980. Ha realizzato, in qualità di sceneggiatore e regista, il cortometraggio per la RAITRE Storie di Palazzo, 1984 e il lungometraggio indipendente C’era una volta un baracchino FIAT, 1990. Ha ottenuto una menzione speciale al Premio Solinas 1989 per la sceneggiatura I Treni del Sole. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
