Descrizione
Utet; 2003; 9788877508089 ; Copertina flessibile con risvolti ; 23 x 15 cm; pp. 206; Intrudione E. Loewenthal. ; Numerose sottolineature e note a matita che non compromettono la leggibilità del testo, leggeri segni d’uso alla copertina; Accettabile (come da foto). ; Tra il V e il XII secolo il leggendario popolo dei cazari domina un ampio territorio compreso tra il mar Nero e il mar Caspio. È una civiltà fiorente e un regno prospero, capace di presidiare una zona da sempre strate gicamente cruciale come quella tra il Caucaso e il Volga, respingendo i nomadi delle steppe, convivendo con i cristiani del vicino impero bizantino e frenando l’espansionismo dei musulmani del califfato arabo (in uno sforzo che contribui a impedire l’eventualità, all’epoca tutt’altro che remota, di una progressiva islamizzazione dell’Europa orientale). Intorno all’VIII secolo, all’apice delle fortune dell’impero, i cazari, originariamente di stirpe turca, abbandonano lo sciamanesimo per abbracciare la religione ebraica: una conversione avvolta dal mistero e in parte dimenticata che induce Arthur Koestler, sulle tracce della mitica tredicesima tribù d’Israele, a condurci in un’affascinante cavalcata storica che prende le mosse dalle origini della storia giudaica per arrivare fino al tragico sterminio antisemita del Novecento. In un affresco che rivela il passo narrativo del romanziere e una lucidità argomentativa frutto di un’ampia documentazione, il grande scrittore d’origine ungherese ripercorre la storia di quest’antica potenza orientale dagli albori alla resa finale di fronte alle orde mongoliche di Gengis Kahn calate dai confini cinesi agli inizi del XIII secolo; e porta così alla luce un’ipotesi di consapevole forza provocatoria che collega la migrazione dei cazari convertiti verso le terre polacche all’inizio dell’avventura degli ebrei in Europa orientale. Non è forse possibile, si chiede infatti l’autore, che consistenti nuclei di ebrei di origine turca, e non semitica, si siano trasferiti in Russia, Polonia, Lituania, dove in seguito si avrà la più forte concentrazione ebraica al mondo? E allora non bisognerebbe aggiungere che il più alto tributo di sangue pagato alla follia della soluzione finale pianificata da Hitler sarebbe stato versato proprio da quella tredicesima tribù che non veniva dalle rive del Giordano (come vuole la tradizione biblica), ma proprio da quelle terre caucasiche che i nazisti consideravano i luoghi originari della presunta razza ariana»?; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.