L’accalappiatopi. Marina Cvetaeva. E/O, 1983.

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Descrizione

E/O; 1983; 8876410074; Copertina flessibile con risvolti; 21 x 15 cm; pp. 132; Traduzione C. Graziadei ; leggeri segni d’uso alla copertina, interno ottimo; Buono (come da foto). ;Composto negli anni dell’emigrazione fra Praga e Parigi, L’accalappiatopi è l’ultimo poema di Marina Cvetaeva ispirato a un motivo del folclore, la leggenda del Pifferaio magico. Ammaliati dal suono del flauto – seduzione femminile della Musica – i topi sognano di una rivoluzione mondiale in un’India favolosa. Seguono il Pifferaio incantati da miraggi d’Oriente. Incalzante il ritmo del Flauto e dell’intero poema, musica demònica che conduce alla morte non morte nel regno della libertà. L’originale interpretazione della fiaba vuole che i topi siano salvati dall’imborghesimento e i bambini di Hameln sottratti per sempre all’orrore della ripetizione. Il loro esodo verso una terra promessa, Paradiso della Poesia, Eden e Sesamo, avviene in un tripudio di azzurro, mitico colore dell’Anima romantica. Il tema nordico del Pifferaio magico è il pretesto per orchestrare le aspre dissonanze di una «satira lirica» contro il filisteismo. L’accalappiatopi esprime l’antinomia fondamentale della poetica di Marina Cvetaeva: il conflitto tra l’Anima-Poesia e il corpo, ovvero il quotidiano, che esige dal poeta la resa assoluta.; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.