Descrizione
Adelphi (Classici 52); 1988; Noisbn ; Due volumi rilegati con sovracoperta e cofanetto illustrato; 21 x 14 cm; pp. 2298; A cura di G. Pozzi. Con 10 disegni di nocolas Poussin; minimi segni d’uso al cofanetto, volumi in ottimo stato; Molto buono (come da foto). ; Se c’è un’opera letteraria in cui il Barocco – non solo italiano, ma europeo – ha trovato il suo culmine, e quasi l’accensione ultima di tutte le sue peculiarità, è L’Adone di Giovan Battista Marino, scrittore «che le bocche unanimi della Fama (per usare un’immagine che gli fu cara) proclamarono nuovo Omero e nuovo Dante», come ricordò Borges in una pagina memorabile al Marino appunto dedicata. Le parole di Borges alludevano alla fortuna dell’Adone: questo smisurato poema erotico, dove le favole della mitologia greca e la sensibilità più moderna si fondono in una narrazione variegata, fluida e avvolgente, fu celebre ai suoi tempi, ma scarsamente letto in epoche più recenti. Oggi lo riscopriamo come uno dei capolavori della letteratura italiana, vera miniera di immagini, campo magnetico di un’intera civiltà – e ciò con tanto maggiore gusto e sicurezza se ci inoltriamo nell’imponente apparato critico che ha preparato per questa edizione uno dei maggiori italianisti viventi, Giovanni Pozzi. L’edizione attuale dell’Adone ripresenta, riveduta e ampliata, quella milanese del 1976. Padre Giovanni Pozzi, dell’ordine dei minori cappuccini, è nato a Locarno nel 1923 ed ora insegna letteratura italiana all’Università di Friburgo (Svizzera). Ha pubblicato studi ed edizioni di testi medioevali (Brunetto Latini, Giovanni Dominici), umanistici (Hypnerotomachia Poliphili, Ermolao Barbaro), mistici (Maria Maddalena de’ Pazzi), barocchi (prosa oratoria, Marino) e ricerche sul linguaggio poetico, sul luogo comune in letteratura (La rosa in mano al professore) e sulla poesia visiva (La parola dipinta).; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.