Descrizione
Einaudi (Millenni); 1977; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta, e cofanetto illustrato ; 22 x 15 cm; pp. 847; A cura di Marcello Craveri. Introduzione di Filippo Maria Pontani, Illustrazioni a colori fuori testo ; segni d’uso al cofanetto e alla sovracopetina (dorso lievemente sbiadito), interno ottimo; Buono (come da foto). ; Procopio di Cesarea è l’ultimo dei grandi storici classici e il primo dei grandi storici bizantini. Funzionario al seguito del generale Belisario in Persia, in Africa, in Italia, spettatore dei fasti e degli scandali della corte di Giustiniano e Teodora, pubblicò il racconto di una successione quasi ininterrotta di guerre che nel secondo quarto del vi secolo d. C. dissanguaro no l’impero romano-bizantino e intere popolazioni barbariche, guerre che si trascinarono per lunghi imperi e città affollate, per mari e per terre, con una successione allucinante di assedi e di battaglie campali, di agguati e di stragi; dominate dalla figura di Belisario, dai grandi sovrani dell’Oriente, dei Visigoti e dei Goti. Come scrive Filippo M. Pontani nell’introduzione «l’opera Sulle guerre è la storia di un conflitto mondiale di civiltà. Benché su scacchieri diversi, la posta in gioco è una sola: il rafforzamento e l’espansione dell’impero bizantino, e, contestualmente, la distruzione delle varie potenze barbariche, viste come un limite all’espansionismo e temute come un’insidia perpetua ai confini. L’eredità di realtà politiche remote nel tempo, ma presenti come grandi idoli ideologici e letterari, si mescola a un complesso ordito d’esigenze attuali, in cui la guerra come sfogo risolutore di problemi socio economici è anche uno status imposto da rovinose incursioni e da minacce che si dilatano, a dispetto di fortificazioni e ridotte». Del vasto racconto di Procopio, che pure ha avuto studiosi illustri e cultori appassionati, questa è la prima versione italiana completa.; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.