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Le ragioni di un silenzio. La persecuzione degli omosessuali durante il nazismo e il fascismo. Circolo Pink (a cura di). Ombre Corte, 2002.

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Descrizione

Ombre corte (Culture 7.); 2002; 9788887009293 ; Copertina flessibile ; 22 x 14 cm; pp. 156; A cura di Circolo Pink. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), lievi segni d’umidità (senza macchia) alle prime 3 pagine, interno senza scritte; Accettabile (come da foto). ; Il fatto che la ricerca storica possa fornire finora soltanto una stima approssimativa del numero degli uomini internati con il “triangolo rosa”, ci parla dell’estremo isolamento in cui i sopravvissuti omosessuali sono stati costretti a vivere, sentendosi raramente parte di un collettivo. Il silenzio loro imposto dalle società del dopoguerra li ha atomizzati. La loro persecuzione divenne destino individuale. Deliberatamente esclusi dalla cultura della memoria, trattati come criminali e pervertiti, agli omosessuali che lasciarono i campi nel 1945 non è stata riconosciuta la dignità di “sopravvissuti”. Essi hanno unicamente sopravvissuto. La ricerca storica e la cultura della memoria hanno taciuto per decenni la violenta repressione che i regimi nazista e fascista operarono, con modalità e intensità diverse, nei confronti degli omosessuali, contribuendo al silenzio sulle vittime e i sopravvissuti. Ancora oggi, determinata da un clima di pregiudizi e conflitti che rendono difficile sviluppare forme appropriate di memoria, la ricerca sull’Olocausto riserva alla persecuzione degli omosessuali un posto poco più che marginale. Gli interventi e i materiali raccolti in questo libro intendono rompere questo silenzio colpevole. ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.