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Le regole della pietà. Hervé Guibert. Marsilio, 1993.

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Descrizione

Marsilio (Romanzi e racconti.); 1993; 9788831757447 ; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21,5 x 12,5 cm; pp. 204; Traduzione di Laura Vettori. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (senza mancanze, piccole imperfezioni), interno senza scritte; Buono, (come da foto). ; I dati biografici di Hervé Guibert, morto di AIDS a soli trentasei anni, hanno assunto un tale peso nei media che spesso hanno rischiato di offuscare il suo lavoro di scrittore. Il suo rapido costituirsi a mito per una generazione, l’enorme fascino della sua persona, se da una parte hanno dato ai suoi libri una risonanza eccezionale, dall’altra possono indurre nell’equivoco che sia questo, la testimonianza, il suo valore e non, come invece è, un eccezionale talento di scrittura che si sarebbe manifestato anche al di fuori di quei temi dannati della malattia e della morte. Questa premessa vale in particolar modo per Le regole della pietà, seconda tappa di una trilogia dedicata all’AIDS dopo la famosissima Lettera all’amico che non mi ha salvato la vita e prima dell’Uomo dal cappello rosso. In questo lungo racconto la scrittura accoglie, seleziona, controlla e restituisce al lettore gli effetti della malattia sullo scrittore stesso, l’osservazione oggettiva del lento percorso della morte dentro la sua persona. Ma si badi bene, nessun pietismo e nessuna autocommiserazione si insinuano nel resoconto di una coscienza forte e dotata che osserva e ci restituisce un pezzo di realtà. Là, ai confini della morte, dove si seguono i “protocolli” dei medicinali, delle analisi, degli esami terribili e continui, dove si sperimentano farmaci preziosi e introvabili e si incontrano medici amorevoli ma anche ciarlatani. Pur di provare ancora il desiderio di lottare, pur di provare ancora la voglia di scrivere. Pur di provare a vivere ; Spedizione veloce con BRT. L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.