Le Storie. La sconfitta dei Persiani. Libro IX delle Storie. Erodoto. Lorenzo Valla, 1978.

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Descrizione

Lorenzo Valla/Arnoldo Mondadori (Scrittori greci e latini); 1978; no isbn; Rilegato con sovracoperta; 20 x 13,5 cm; pp. 225; A cura di A. Masarecchia. Testo greco a fronte ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ;Nel quadro dell’edizione commentata di tutte le Storie di Erodoto, la Fondazione Valla ha pubblicato, nel 1977, il libro ottavo, a cura di Agostino Masaracchia. A cura dello stesso studioso, esce ora il libro nono, che verrà presto seguito dagli altri libri, commentati da Janos Harmatta e Giuseppe Nenci. All’inizio del libro nono, Serse scompare dalla scena. In primo piano appare il suo generale Mardonio, accecato dalla vanità e dall’empietà. Egli rioccupa Atene, abbatte ed incendia ciò che restava delle mura, delle case e dei templi. Eppure i persiani che lo seguono sanno di dover obbedire a un destino che prepara la loro sconfitta. Conosciamo molti avvenimenti minori: seguiamo la tensione tra Atene e Sparta, le due città greche rivali, che culminerà, cinquant’anni dopo, nella guerra del Peloponneso. Ma, per ora, l’alleanza non cede. L’esercito della lega greca e quello persiano si incontrano a Platea. La tensione è quasi intollerabile: i due eserciti stanno schierati dieci giorni l’uno di fronte all’altro, interrogando la volontà degli dei. Finché la battaglia si scatena e i combattenti greci e persiani si affrontano, lontani e arcaici come eroi omerici e insieme vicini e attuali come gli uomini più famigliari. I persiani vengono sconfitti; e solo Artabazo con i suoi si salva dalla catastrofe un evento fondamentale, come ce lo racconta Erodoto, o una piccola irrisoria scaramuccia sui confini di un grande impero, come immagina un poeta moderno? La conclusione delle Storie ci meraviglia. Il grande libro di miti e realtà quotidiane, religioni e costumi, fiumi e pianure, guerre e commerci finisce con una storia d’alcova. Serse, che siamo abituati a contemplare sulle sculture di Persepoli dietro il trono del padre o mentre combatte con i mostri simbolici, ci appare come un mediocre tiranno orientale, vittima delle sue donne. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.