Le Storie. Libro III La Persia. Erodoto. Lorenzo Valla, 1989.

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Descrizione

Lorenzo Valla/Arnoldo Mondadori (Scrittori greci e latini); 1989; 9788804327608; Rilegato con sovracoperta; 20 x 13,5 cm; pp. 396; A cura di D. Asheri, S. V. Medaglia , traduz. A. Franceschetti. Testo greco a fronte ; minimi segni d’uso alla sovracopertina, interno ottimo; Molto buono (come da foto). ;Non si finirebbe mai di leggere Erodoto: via via che procediamo nella lettura, cresce la nostra ammirazione per quest’uomo ironico, tragico e tranquillo, che insegnò a tutti gli europei l’arte di raccontare. Come il secondo, il terzo libro delle Storie è anche un saggio di geografia economica e di etnologia: il catalogo delle regioni della Persia è degno dei bassorilievi di Persepoli (che l’accompagnano in questo volume, riuniti in un inserto iconografico); i mirabilia indiani e i sentori dolcissimi d’Arabia hanno nutrito, per secoli, la fantasia occidentale. Ma il cuore del libro è dedicato all’empietà e alla follia dei potenti: Cambise che offende le tradizioni, che uccide gli dèi, che violenta e tortura è uno dei massimi emblemi di hybris che ci abbia offerto la letteratura greca. Erodoto non amava l’altezza e la monotonia dello stile. Cosi, intorno al tragico ritratto di Cambise, ecco il viaggio nel primo dei mondi utopici, l’Etiopia, dove sgorgava la fonte della giovinezza: quell’acqua lucente che sapeva di viole. Ecco il tema degli ambigui rapporti tra gli dèi e gli uomini: gli dèi invidiano gli uomini e abbattono chi è troppo felice; gli uomini sono astutissimi, come Dario, e gli dèi proteggono e benedicono ironicamente la loro astuzia; gli uomini sfidano il cielo e, questa volta con un’ironia distruttiva, gli dèi fanno accadere l’impossibile: le mule partoriscono. Ecco scorci di grandi romanzi orientali, come quello del falso Smerdi, trattati con delicatezza occidentale. Ecco, infine, i piccoli, squisiti apologhi morali di Erodoto, con i quali egli ci comunica la sua profonda e lieve saggezza. Nessuno può non commuoversi su Psammenito, che non piange per la morte dei figli, ma per quella, che dovrebbe farlo soffrire assai meno, di un vecchio amico. Nessuno può non ammirare la grazia con la quale Erodoto ci ricorda che tutte le più straordinarie azioni storiche, come la guerra della Persia contro la Grecia, nascono quasi per caso, da un discorso futile, da una chiacchiera d’alcova tra un re e la più amorosa delle sue mogli. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.