Descrizione
Sellerio (La memoria 45); 1982; no isbn ; Copertina flessibile con risvolti ; 16,5 x 12 cm; pp. 131; Traduzione di Angelo Morino. Prima edizione; leggeri segni d’uso e piccole imperfezioni alla copertina, interno buono; Buono (come da foto). ; Una corrente di letteratura a lo divino attraversa la Spagna del secolo XVI. La sorgente ne è il Cantico dei Cantici. Un secolo dopo, Voltaire definirà Cantico dei Cantici «una canzone degna di un corpo di guardia dei granatieri» (non finemente, bisogna ammettere); ma per Juan de la Cruz e Teresa d’Avila, la divinizzazione del Cantico è un processo esegetico del tutto ovvio e diventa punto di partenza per una conversione a lo divino di ogni elemento letterario profano, e specialmente della poesia amorosa di ascendenza petrarchista. Questi due grandi spiriti, dice Damaso Alonso, nella loro operazione di trasformazione della letteratura spagnola da profana in religiosa, dovrebbero indurci all’ipotesi di una «storia della letteratura spagnola a lo divino». E sintesi e simbolo di una tale ipotesi potrebbe anche essere la Santa Teresa in estasi del Bernini ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.